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Aspetti legali dei contenuti dal basso

Finalmente in America i giudici hanno fatto quello che e' piu' razionale e giusto riguardo la responsabilita' legale sui contenuti pubblicati in rete. L'idea e' quella che solo l'utente che mette in rete i contenuti puo' essere ritenuto responsabile, non chi fornisce il servizio.

Sembra banale, ma le forze in gioco contro una decisione di questo tipo sono molte ad esempio:
- i legali che vorrebbero poter portare in giudizio (e quindi chiedere danni) a societa' ricche invece che semplici individui
- tutti quelli che vogliono in qualche modo limitare la liberta' di espressione online, cercano di rendere "colpevole" anche il fornitore di servizi, cosi' che questi ci pensi non 2 ma 3 volte a realizzare funzionalita' nuove e rivoluzionarie.

E in Italia come funziona? Beh non si sa bene, perche' abbiamo una legge "bizantina" che come al solito si presta a qualsiasi interpretazione. Della serie, facciamo le cose complicate e poco chiare, cosi' complichiamo la vita di chi deve innovare per lasciare tutto come e'; non sia mai qualcuno si metta in testa di cambiare qualcosa in Italia :-)