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Primo corso in SV 101

Shel sulla porta di casa a San CarlosIeri pomeriggio a San Carlos con Shel Israel, una delle persone che ne capiscono di piu' di social media e blogging, autore di Naked Conversations. Mi ha fatto la prima lezione su che cosa e' e come funziona Silicon Valley. Poi ha anche scritto un post molto carino su come i blog gli hanno cambiato la vita :-)

Per un Italiano/Europeo certe cose sono difficili da capire subito, come e' difficile per Shel capire come ragioniamo noi. Abbiamo parlato un po' di tutto, ma una cosa mi ha colpito in maniera particolare.

Io continuavo a chiedergli perche' fa tutto, e non solo per me, ma per chiunque lui stimi; come mai perde tempo con me a mostrarmi di tutto, come mai parla bene di me sul suo blog, come mai mi presenta delle persone che non avrei mai pensato di poter conoscere etc. Lui dice che lo fa perche' qui e' normale, cioe' lui e' contento se una persona ha successo, perche' poi quel successo porta benefici anche a lui, sia diretti che indiretti. Dice: "tu crei la prossima societa' di successo e io potro' partecipare in qualche modo al tuo successo".

Questo approccio "Win-Win" e' quello che descrive meglio quello che e' successo fino adesso nel social media, ma che e' sempre successo in Silicon Valley, e si riflette nel fatto che la societa' qui e' molto "horizontal", cioe' puoi arrivare a parlare con chiunque molto facilmente. Nessuno se la tira piu' di tanto, insomma, e, secondo i nostri standard, ne avrebbero da tirarsela.

Questo approccio e' molto diverso dal nostro, che definirei "a somma zero", dove psicologicamente io penso che se tu fai i soldi, io li ho persi. In effetti questo e' comune a tutte le societa' che hanno una storia alle spalle e si sono stratificate attraverso gli anni, non solo l'Italia.

Per questo motivo dicevo a Shel ieri che la California mi sembra l'ultima frontiera dove c'e' spazio per crescere e dove un ragazzino di 20 anni puo' cambiare il mondo, e assumere un sessantenne come Shel come consulente, e Shel e' contento di partecipare al suo successo.

Vision

Ieri cena "politica", cioe' si e' parlato un po' di vision, e soprattutto di dove va il mondo ... ?!?!?!

Bolla o non bolla?

Ieri sono stato al Mars, Bar molto alternativo di San Francisco, ad un incontro promosso da un sito creato da due ragazzini molto svegli e bravi che con i loro articoli taglienti prendono in giro il Web 2.0 e le valutazioni delle start-up in questo periodo.

Uncov al Mars BarSembra che tutti abbiano perso la testa, ieri Techcrunch ha pubblicato un articolo citando un analista di Bear Stearns che valuta FaceBook fino a 7 Miliardi di dollari, e afferma che se Yahoo non compra Facebook, fra un po' Facebook compra Yahoo, boh forse non ho capito nulla io :-)

Oggi un articolo della BBC racconta di come sia ritornato l'entusiasmo in Silicon Valley, dove ogni cosa e' oramai possibile.

Il punto e' che queste nuove start-up sono finanziate da Angels e Venture Capital, i quali sono sempre piu' entusiasti del nuovo WEB; fino a quando saranno disposti a finanziare start-up poco innovative, il boom regge e anzi cresce. Queste societa' non vanno in borsa, hanno i bilanci non pubblici e quindi non si puo' capire quanto stiano veramente guadagnando o quanti utenti stiano veramente raccogliendo (il che ha un grande valore anche in mancanza di fatturato immediato). Quindi presumo che ancora per un po' sentiremo di nuovi start-up molto simili finanziati con milioni di dollari.

Purtroppo, come sempre succede in questi casi, l'attenzione si sposta dalla tecnologia e dal prodotto, alla comunicazione e al marketing, ed e' cosi' che tutto diventa meno interessante.

Detto questo, investire adesso o nei prossimi anni in tecnologia e' una scelta giusta, perche' tutto sta cambiando; il punto e' investire su prodotti e servizi veramente innovativi ...

Generalizziamo

A San Francisco basta cambiare quartiere e il tempo cambia, con sbalzi di temperatura anche di 10 gradi; lo chiamano micro-climate.

San FranciscoA Berkeley i cellulari non prendono bene perche' non ci sono abbastanza ripetitori. Non li vogliono installare perche' sono un segno del capitalismo.

Ogni anno si trasferiscono nella Bay Area piu' di 42mila persone da tutto il mondo. Prima del 2050 la popolazione della California superera' i 50 Milioni di persone.
 

Spostarsi in macchina da un punto all'altro della Bay Area prevede tempi del tutto imprevedibili. Pare pero' che il traffico qui non sia neanche paragonabile a quello di Los Angeles. Io odio le macchine!

Lory, ragazza di Parigi, dice che i parigini si trasferiscono tutti a NYC e nessuno viene a SF, perche' NYC e' piu' cool. Lei dice che si trova in difficolta' perche' e' abituata a ricevere gli approcci degli uomini, qui invece mi dice che se non fa la prima mossa, non succede molto ...

A San Francisco le donne single sopra i 30 anni le chiamano Puma, e quelle sopra i 38/40 Cougar. Alla fine di un party ti ritrovi con le tasche piene di biglietti da visita. Ecco si avvicina una Puma:

[Puma] Hi, how are you? My name is "Puma"
[Io] Nice meeting you, I am Marco.
[Puma] Nice to meet you Marco, what do you do?
[Io] I am traveling around the country. I am Italian, from Milan.
[Puma] Oh, that's great, and whom do you know here?
[Io] I am Dan's friend, we met in Italy a few weeks ago.

Puma allora chiama l'amica.

[Puma] Hey, this is Marco, he's Dan's best friend ...

E tutte e due mi danno il biglietto da visita. Ed e' cosi' che due Cougar mi hanno invitato ad un talk show ad una Radio di SF la prossima settimana, vedremo ...

La gente e' molto aperta a San Francisco, non si fa problemi a conoscere nuove persone... infatti, sono in un parco a scrivere questo post e un cagnolino mi si e' avvicinato e vuole essere accarezzato. Ecco che arriva il padrone, un omone enorme e ... gaio ..., che mi chiede quanto costa il mio PC, se lo puo' trovare online, etc ... ed io che pensavo che a SF tutti ne capissero di PC! ;-)

Soffro di disturbi da tecnodipendenza

Se fossi un ragazzo, e fossi stato analizzato, di sicuro mi avrebbero catalogato come sofferente da disturbi di tecnodipendenza.

Veramente non so nulla di questo studio e della metodologia utilizzata, ma in questa fase storica di accelerazione della crescita tecnologica, riuscire a definire la normalita', e di conseguenza l'anormalita', mi sembra, in generale, un po' azzardato :-)

In giro a Vancouver

L'altro ieri notte, fuochi di artificio a English Bay; avevano invitato un gruppo Spagnolo, perche' pare che ogni anno ci sia una nazione diversa. Prima di iniziare, lo speaker ha chiesto di alzarci, perche' stavano (addirittura) per suonare l'inno spagnolo.

Fuochi a English Bay2

Alla Marina c'e' un servizio di idrovolanti che ammarano e ripartono in continuazione.

Idrovolanti alla marina
Mentre passeggiavo, mi sono fermato a vedere le riprese di un film. Non conosco gli attori (qui una foto dei nomi), pare che uno abbia fatto CSI. Comunque ho preso una foto del protagonista come regalo per le mie amiche :-)

Per le mie amiche

Fine della conferenza

La conferenza ha avuto alcuni momenti interessanti, ma per il resto mi e' sembrato inappropriato chiamarla conferenza sull'intelligenza artificiale; meglio sarebbe stato chiamarla conferenza sulla intelligenza umana applicata a risolvere problemi specifici con l'aiuto dei computer.

Alla fine della conferenza, mi sono trattenuto in albergo per utilizzare la connessione internet, e a quel punto mi si avvicina una tipa italiana che mi chiede se puo' usare il mio pc per controllare se le e' arrivata una mail. Le do il pc, finisco di fare le mie cose, e poi usciamo assieme a fare 2 passi.

Mi racconta che e' dottoranda e che studia come creare un sistema esperto per assistere nelle prenotazioni, ad esempio di alberghi, sul web. Molto orgogliosa di quello che fa, mi dice:

"sai, noi in Italia abbiamo un approccio molto piu' teorico, usiamo molto la logica e la matematica, mica come questi americani che programmano, vedono cosa succede, riaggiustano e cosi' via".

A parte il fatto che mi e' sembrato che tutti alla conferenza avessero un approccio non da intelligenza artificiale, la poverina mi ha fatto venire in mente lo stato dell'universita' in Italia, dove sopravvivono ancora idee del tipo: la ricerca applicata e' di destra, quella teorica e' di sinistra.

Poi ho pensato alla povera dottoranda, che si specializza in un campo nel quale non potra' mai applicare veramente quello che fa, dove nessuno apprezzera' quello che fa, dove non si potra' mai capire se ha fatto bene o fatto male, dove quello che conta e' produrre carta.

Va beh, chiudo lo sfogo, non in clima da vacanza, con la considerazione che non c'entra nulla il fatto che la dottoranda abbia gentilmente declinato un mio invito a cena.

L'ho visto dal vivo :-)

Gli uomini riescono ancora a bluffare meglio dei computer a poker ;-)

(A parte che quel programma aveva poco di intelligenza artificiale, ma questa e' un'altra storia).

I robot e l'AI

RobotRobot1Oggi a Vancouver, fra una presentazione e un'altra, ho fatto un giro fra i robot, e assistito a qualche gara.

Ecco alcuni link:

Tokkotsu.org spiega come costruire un robot con parti facili da reperire e con software Open Source.

Come far si che tanti robot si muovano e collaborino assieme.

La gara di semantic robot vision.

I role model funzionano

Una persona venuta al convegno di lancio di 1GN mi ha scritto queste mail. Gli ho chiesto se potevo pubblicarle, mi ha dato l'ok, chiedendomi solo di eliminare riferimenti personali, perche' non si e' ancora licenziato.

[lui] ... da quando ci siamo incontrati l'ultima volta alla conferenza la decisione è presa: di ritorno dal mio viaggio, a ottobre lascerò il lavoro insieme ad altri e inizieremo la nostra avventura ...

[io] Mi fa piacere. Auguri. Sara' molto dura. Ma se non tentate non potrete mai avere successo ...

[lui] La paura ce l'ho, ma la stò usando per generare energia. Ho una gran fiducia nella nostra capacità di imparare e adattarci. Il futuro è talmente volatile che prima o poi lo dovremmo fare comunque. Questo weekend ho incontrato un altro, che non avevo mai visto prima di persona. Un giovane brillantissimo, già scottato dal sistema educativo e incerto se andare a farsi macinare dall'università o da una grossa società come sistemista. In quel momento ho sentito che è un dovere per noi darci da fare, mostrare a quel ragazzo che non è inerme e il suo futuro non è determinato dal sistema esistente ...

Anche io quando ho lasciato il lavoro retribuito ho avuto molta paura, e decidere di provarci e' difficile, ma ancora piu' difficile e' avere successo. Pero' se non si prova non si puo' mai riuscire. Il mondo sta cambiando cosi' rapidamente che e' frustrante stare nel proprio posto di lavoro a vedere passare il treno, se si e' bravi e si ha capacita'; quindi qualcuno lo capisce e ci prova.

Questo e' l'obbiettivo che abbiamo per 1GN, mostrare a chi vuole provarci che qualcuno prima di loro ci e' riuscito, non e' impossibile, anche se difficile.

Intelligenza artificiale

Vancouver dal Hayatt 2Sono a Vancouver ad una conferenza sull'intelligenza artificiale. Sto seguendo un workshop su come valutare diverse architetture per l'intelligenza.

Non c'e' molto accordo su nulla. Alla fine uno ha chiesto: "ma se avesse usato Java o C++ per fare questo modello, non sarebbe andata meglio?".

La cosa interessante e' che ognuno la pensa a modo suo, e questa come al solito, e' un segnale del fatto che c'e' tanto da fare, e che prima o poi qualcuno riesce a risolvere il problema in maniera innovativa ...

Non c'e' due senza tre ...

Sono all'aeroporto LaGuardia a NYC; aspetto il volo per Vancouver, faro' scalo a Minneapolis e arrivero' a Vancouver alle 22:00.

Ovviamente sono stato perquisito ben bene; gli addetti ai controlli mi hanno detto: "You have been selected by the airline for additional scrutiny". Ero fortemente tentato di chiedere perche' succede sempre a me, anche perche' questa volta mi sono vestito bene ... :-)

Sono online grazie al WI-FI offerto dalla Northwestern, cioe' dalla stessa compagnia aerea ...

Sono drogato, e' grave?

Mi rendo conto che oramai non riesco a stare offline per piu' di qualche ora. Ora sono da Starbucks a bere un the, e controllo il blog e le ultime notizie. Se non accendo il PC, allora controllo la posta con il BlackBerry quando sono in giro a camminare.

Stavo notando una cosa. E' la prima volta che a NYC sono completamente wired e cio' produce una strana sensazione. Il mondo fisico mi sembra di colpo meno interessante, o almeno molto limitato rispetto al mondo "virtuale" ... e' una sensazione assurda da spiegare, ma la quantita' di informazione, notizie, contatti che ho online, non sono assolutamente paragonabili a quelle che ho facendo il turista unwired, diciamo.

La verita' e' che i 2 mondi, reale e virtuale stanno convergendo sempre di piu' e questo sta generando un nuovo mondo fatto di una socialita' estesa, di media estesi, di commercio esteso, insomma qualcosa che se poi ti manca, te ne accorgi ...

Sta arrivando un mio amico, ha noleggiato una macchina. Oggi andremo in giro chissa' dove ;-)

Wi-Fi hot spots a NYC

Screenshot-Welcome to T-Mobile HotSpot Customer Connection Center - Mozilla FirefoxLa quantita' di Hot Spot a NYC e' impressionante. Dovunque tu sia a Manhattan, ci sono almeno 20 reti in "vista".

Ho fatto l'abbonamento t-mobile che va bene per i bar Starbucks, 39 Dollari per un mese. La connessione va bene ed e' veloce.

PS: lo screenshot e' preso da Ubuntu, ovviamente :-)

Blognation

Amanda Lorenzani mi ha intervistato per il nuovo sito appena lanciato, stile TechCrunch, ma focalizzato sul mercato europeo.

Di un sito di questo tipo c'e' bisogno in Europa, perche' altrimenti lo spotlight della tecnologia viene preso solo dagli start-up di Silicon Valley; speriamo ci siano abbastanza notizie e lettori.

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