Skip to Content

tecnologie

Qualche anno fa

Francesco mi ha ricordato di quando pensavamo di entrare nel mercato del VOIP con Tipic Inc. In effetti la tecnologia l'avevamo, era basata su Jabber, ed eravamo stati i primi a fare VOIP su Jabber. Pero' in quel periodo stava nascendo anche Skype, e loro avevano una piattaforma P2P sulla quale appoggiare il VOIP che noi non avevamo.

Avremmo potuto dedicarci anche al VOIP, ma alla fine avremmo disperso tutte le risorse e Splinder non sarebbe andato avanti. Abbiamo deciso di investire il minimo su IM e VOIP ed integrarlo in Splinder, ma non fare un servizio stand-alone.

Quando i Venture Capital fiutano l'aria ...

bite_of_apple... e' meglio fare attenzione.

Pare che il ciclo chiamato WEB 2.0 stia arrivando al termine. Un po' come il ciclo dei PC negli anni '80 e il WEB negli anni '90.

Di sicuro stiamo un po' esagerando a finanziare start-up che offrono gli stessi servizi, prodotti, etc.

Unico appunto: quando si chiude un ciclo non e' certo che se ne apra un altro a breve.  Ovviamente chi per primo capisce quale sara' la prossima ... :-)

[Immagine tratta da: Cliff Pickover]

PS: quanto sopra e' riferito solo a Venture Capital e Start-up; nelle aziende tradizionali, invece, c'e' ancora tanto lavoro da fare, perche' il WEB 2.0 e' ancora poco utilizzato.

PPS: i player del WEB 2.0 rimarranno in pochi e sempre piu' grandi; insomma c'e' poco spazio per le start-up ...

Libri

the iliadOggi ho ricevuto un libro che avevo ordinato su Amazon. Il libro, Principles of Neural Science, e' un mattone di 1400 e piu' pagine. Non so quanto pesi, ma non credo lo portero' in giro quando vado in bici. Non so quanti alberi siano stati tagliati per stamparlo, nemmeno quanta energia sia stata consumata per spedirlo.

Tutto questo per dire che se fosse gia' disponibile un lettore basato sulla tecnologia e-ink, credo che lo comprerei subito. Ho visto quello della Sony, si legge bene, anche con molta luce, ma ha lo schermo troppo piccolo.

Quello che si avvicina piu' a quello che vorrei e' l'Iliad, che pero' non e' ancora sul mercato.

Bolla o non bolla?

Ieri sono stato al Mars, Bar molto alternativo di San Francisco, ad un incontro promosso da un sito creato da due ragazzini molto svegli e bravi che con i loro articoli taglienti prendono in giro il Web 2.0 e le valutazioni delle start-up in questo periodo.

Uncov al Mars BarSembra che tutti abbiano perso la testa, ieri Techcrunch ha pubblicato un articolo citando un analista di Bear Stearns che valuta FaceBook fino a 7 Miliardi di dollari, e afferma che se Yahoo non compra Facebook, fra un po' Facebook compra Yahoo, boh forse non ho capito nulla io :-)

Oggi un articolo della BBC racconta di come sia ritornato l'entusiasmo in Silicon Valley, dove ogni cosa e' oramai possibile.

Il punto e' che queste nuove start-up sono finanziate da Angels e Venture Capital, i quali sono sempre piu' entusiasti del nuovo WEB; fino a quando saranno disposti a finanziare start-up poco innovative, il boom regge e anzi cresce. Queste societa' non vanno in borsa, hanno i bilanci non pubblici e quindi non si puo' capire quanto stiano veramente guadagnando o quanti utenti stiano veramente raccogliendo (il che ha un grande valore anche in mancanza di fatturato immediato). Quindi presumo che ancora per un po' sentiremo di nuovi start-up molto simili finanziati con milioni di dollari.

Purtroppo, come sempre succede in questi casi, l'attenzione si sposta dalla tecnologia e dal prodotto, alla comunicazione e al marketing, ed e' cosi' che tutto diventa meno interessante.

Detto questo, investire adesso o nei prossimi anni in tecnologia e' una scelta giusta, perche' tutto sta cambiando; il punto e' investire su prodotti e servizi veramente innovativi ...

Soffro di disturbi da tecnodipendenza

Se fossi un ragazzo, e fossi stato analizzato, di sicuro mi avrebbero catalogato come sofferente da disturbi di tecnodipendenza.

Veramente non so nulla di questo studio e della metodologia utilizzata, ma in questa fase storica di accelerazione della crescita tecnologica, riuscire a definire la normalita', e di conseguenza l'anormalita', mi sembra, in generale, un po' azzardato :-)

I robot e l'AI

RobotRobot1Oggi a Vancouver, fra una presentazione e un'altra, ho fatto un giro fra i robot, e assistito a qualche gara.

Ecco alcuni link:

Tokkotsu.org spiega come costruire un robot con parti facili da reperire e con software Open Source.

Come far si che tanti robot si muovano e collaborino assieme.

La gara di semantic robot vision.

Intelligenza artificiale

Vancouver dal Hayatt 2Sono a Vancouver ad una conferenza sull'intelligenza artificiale. Sto seguendo un workshop su come valutare diverse architetture per l'intelligenza.

Non c'e' molto accordo su nulla. Alla fine uno ha chiesto: "ma se avesse usato Java o C++ per fare questo modello, non sarebbe andata meglio?".

La cosa interessante e' che ognuno la pensa a modo suo, e questa come al solito, e' un segnale del fatto che c'e' tanto da fare, e che prima o poi qualcuno riesce a risolvere il problema in maniera innovativa ...

Come i nuovi media cambiano la comunicazione

In epoca pre-Internet i politici avrebbero potuto giocarsi il fatto che avevano investito soldi pubblici in uno studio di fattibilita' innovativo, come ad esempio sta facendo il Comune di Milano (primo in Italia comunque, credo) per capire come offrire banda gratis ai propri cittadini.

Ora pero' con Internet la notizia viene subito messa nel contesto giusto e cioe' che sia a Londra che a SF la rete e' gia' pronta.

Internet annulla le distanze e imporra' anche all'Italia di fare le cose piu' rapidamente, speriamo!

BTW: che poi il progetto Wi-Fi funzioni veramente e' un altro discorso ...

Biotecnologie

Due articoli colpiscono l'immaginazione e delineano quello che sta per succedere:
- Venter annuncia di essere riuscito a trasferire il genoma in una cellula "vuota". Lui lo definisce "to boot up a chromosome system"
- Dyson parla di come stiamo per entrare nell'era della "communal evolution"

In ambedue i casi si tratta di descrivere quello che sta succedendo nelle biotecnologie con termini mutuati dalla informatica.

Come riciclare la plastica

Se questo prototipo mantiene le promesse, e' possibille immettere qualsiasi plastica in questa specie di forno a micro-onde e il tutto viene trasformato in olio combustibile, gas, e altro.

Il brevetto sugli organismi sintetici

In questi ultimi mesi sto cercando di capire un po' di Biologia e di una disciplina che ha un nome molto accattivante: Biologia Sintetica. L'idea e' quella avvicinare la biologia alla ingegneria (posto in maniera molto semplificata).

Ovviamente come tutte le nuove tecnologie ci sara' chi gridera' allo scandalo, perche' non si puo' giocare a costruire la vita artificiale; altri invece, come e' sempre successo in tutta la storia umana, andranno avanti e alla fine anche questa tecnologia fara' parte del bagaglio umano, portando progresso e pericoli annessi (come quando si e' inventato il martello e alcuni l'hanno usato per piantare chiodi, altri per spaccare teste altrui).

Detto questo, dietro le quinte, c'e' chi vorrebbe brevettare alcuni aspetti di queste nuove tecnologie. Una delle grandi questioni aperte nel nuovo millennio (e vale anche per il Software) e': che cosa sia giusto brevettare e che cosa invece non e' brevettabile perche' bene dell'umanita'. C'e' un'associazione, attiva da 25 anni, che si sta battendo per evitare la brevettabilita' di queste tecnologie.

[aggiornamento] fra l'altro e' uscito questo bell'articolo del NYT sui brevetti sul software che condivido in pieno.

Il mondo che cambia. Parte II

Prima o poi anche questo doveva succedere. Hai fatto un film al matrimonio e vuoi qualcuno che te lo monti e lo renda "bellissimo"? Nessun problema, vai su Internet e trovi per 59 Dollari un designer in Romania che ti fa un lavoro splendido.

Non sono piu' solo le aziende che fanno outsourcing, ma anche gli individui e in un mondo che sta per diventare completamente connesso tramite l'Internet, questo e' assolutamente possibile. Non dico se sia un bene o un male ... succede e succedera' sempre di piu' e non e' possibile fermare questo processo.

Certo che se noi stiamo ad aspettare che il mondo sia cambiato sotto i nostri occhi senza fare nulla, allora si che e' un problema.

Il mondo che cambia

Alcune volte mi e' capitato di raccontare di quando abbiamo creato Splinder e dell'organizzazione del lavoro che avevamo adottato. In effetti per tanto tempo abbiamo collaborato a distanza, senza una sede fisica; utilizzavamo soprattutto l'istant messaging per collaborare e avevamo la sensazione di essere vicini, pur lavorando in citta' diverse (Napoli, Gaeta, Milano, Como, Cagliari, Brussel, Canada, etc.).

Quello che abbiamo sperimentato direttamente e' che la qualita' del lavoro non ne risente, e anzi, si arriva ad essere molto produttivi.

Oggi stavo guardando come evolve un progetto Open Source che si chiama Plasma, e sono finito sulla pagina dei membri del progetto. E' molto interessante notare che lavorano praticamente in fusi orari completamente diversi.

iPod su Ubuntu e' ok!

Finalmente sono riuscito a far sincronizzare bene l'iPod sotto Ubuntu. Ho risolto con Banshee che ha anche una buona gestione dei podcast. Ora posso riprendere ad andare in bici con l'iPod ascoltando qualche lecture interessante tipo queste.

Con Banshee, mentre lavoro, sto ascoltando via Internet questa Radio molto figa!

Brain storming

Di Charles Stross ho letto "Accelerando" e mi e' piaciuto molto. Stross e' un autore di Fantascienza di quelli che cercano di capire l'impatto sociale e economico che deriva dal progresso tecnologico.

In questo post sul suo blog, Stross prova ad immaginare il futuro che ci sarebbe sulla base delle tecnologie attualmente disponibili e del loro sviluppo lineare. Ovviamente, come la storia insegna, il futuro porta salti concettuali e tecnologici impossibili da immaginare. Pero', la cosa interessante, e' che, se anche non ce ne fossero, lo stile di vita dei nostri figli e nipoti sara' molto diverso dal nostro su questioni fondamentali come la privacy o la maniera di leggere la storia.

Bellissimo post!

Syndicate content