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convegni

Fine della conferenza

La conferenza ha avuto alcuni momenti interessanti, ma per il resto mi e' sembrato inappropriato chiamarla conferenza sull'intelligenza artificiale; meglio sarebbe stato chiamarla conferenza sulla intelligenza umana applicata a risolvere problemi specifici con l'aiuto dei computer.

Alla fine della conferenza, mi sono trattenuto in albergo per utilizzare la connessione internet, e a quel punto mi si avvicina una tipa italiana che mi chiede se puo' usare il mio pc per controllare se le e' arrivata una mail. Le do il pc, finisco di fare le mie cose, e poi usciamo assieme a fare 2 passi.

Mi racconta che e' dottoranda e che studia come creare un sistema esperto per assistere nelle prenotazioni, ad esempio di alberghi, sul web. Molto orgogliosa di quello che fa, mi dice:

"sai, noi in Italia abbiamo un approccio molto piu' teorico, usiamo molto la logica e la matematica, mica come questi americani che programmano, vedono cosa succede, riaggiustano e cosi' via".

A parte il fatto che mi e' sembrato che tutti alla conferenza avessero un approccio non da intelligenza artificiale, la poverina mi ha fatto venire in mente lo stato dell'universita' in Italia, dove sopravvivono ancora idee del tipo: la ricerca applicata e' di destra, quella teorica e' di sinistra.

Poi ho pensato alla povera dottoranda, che si specializza in un campo nel quale non potra' mai applicare veramente quello che fa, dove nessuno apprezzera' quello che fa, dove non si potra' mai capire se ha fatto bene o fatto male, dove quello che conta e' produrre carta.

Va beh, chiudo lo sfogo, non in clima da vacanza, con la considerazione che non c'entra nulla il fatto che la dottoranda abbia gentilmente declinato un mio invito a cena.

L'ho visto dal vivo :-)

Gli uomini riescono ancora a bluffare meglio dei computer a poker ;-)

(A parte che quel programma aveva poco di intelligenza artificiale, ma questa e' un'altra storia).

I robot e l'AI

RobotRobot1Oggi a Vancouver, fra una presentazione e un'altra, ho fatto un giro fra i robot, e assistito a qualche gara.

Ecco alcuni link:

Tokkotsu.org spiega come costruire un robot con parti facili da reperire e con software Open Source.

Come far si che tanti robot si muovano e collaborino assieme.

La gara di semantic robot vision.

I role model funzionano

Una persona venuta al convegno di lancio di 1GN mi ha scritto queste mail. Gli ho chiesto se potevo pubblicarle, mi ha dato l'ok, chiedendomi solo di eliminare riferimenti personali, perche' non si e' ancora licenziato.

[lui] ... da quando ci siamo incontrati l'ultima volta alla conferenza la decisione è presa: di ritorno dal mio viaggio, a ottobre lascerò il lavoro insieme ad altri e inizieremo la nostra avventura ...

[io] Mi fa piacere. Auguri. Sara' molto dura. Ma se non tentate non potrete mai avere successo ...

[lui] La paura ce l'ho, ma la stò usando per generare energia. Ho una gran fiducia nella nostra capacità di imparare e adattarci. Il futuro è talmente volatile che prima o poi lo dovremmo fare comunque. Questo weekend ho incontrato un altro, che non avevo mai visto prima di persona. Un giovane brillantissimo, già scottato dal sistema educativo e incerto se andare a farsi macinare dall'università o da una grossa società come sistemista. In quel momento ho sentito che è un dovere per noi darci da fare, mostrare a quel ragazzo che non è inerme e il suo futuro non è determinato dal sistema esistente ...

Anche io quando ho lasciato il lavoro retribuito ho avuto molta paura, e decidere di provarci e' difficile, ma ancora piu' difficile e' avere successo. Pero' se non si prova non si puo' mai riuscire. Il mondo sta cambiando cosi' rapidamente che e' frustrante stare nel proprio posto di lavoro a vedere passare il treno, se si e' bravi e si ha capacita'; quindi qualcuno lo capisce e ci prova.

Questo e' l'obbiettivo che abbiamo per 1GN, mostrare a chi vuole provarci che qualcuno prima di loro ci e' riuscito, non e' impossibile, anche se difficile.

Intelligenza artificiale

Vancouver dal Hayatt 2Sono a Vancouver ad una conferenza sull'intelligenza artificiale. Sto seguendo un workshop su come valutare diverse architetture per l'intelligenza.

Non c'e' molto accordo su nulla. Alla fine uno ha chiesto: "ma se avesse usato Java o C++ per fare questo modello, non sarebbe andata meglio?".

La cosa interessante e' che ognuno la pensa a modo suo, e questa come al solito, e' un segnale del fatto che c'e' tanto da fare, e che prima o poi qualcuno riesce a risolvere il problema in maniera innovativa ...

Citato su nature

Il mio blog in inglese e' stato citato da Nature!

Va beh, diciamo che e' stato linkato come uno dei blog che hanno seguito la conferenza di Synthetic Biology a Zurigo, sul blog di Nature, cmq fa lo stesso :-)

Tornato a Milano

La conferenza e' stata interessante.

Non sono stato in grado di capire il dettaglio, perche' mi mancano le basi di biologia molecolare, pero' qualcosa l'ho capita:
- hanno posto le basi di un nuovo campo (biologia sintetica) ma ancora mancano gli strumenti tecnologici per far si che i costi di sviluppo siano accessibili a budget non milionari
- il database delle parti biologiche che l'MIT ha creato, ha ancora poche parti (400), che non sono compatibili fra loro, e in percentuale molto alta potrebbero essere state gia' brevettate (in parte) da aziende che in futuro potrebbero voler esser pagate da chi utilizzera' queste parti
- c'e' chi cerca di capire quale sia il numero minimo di geni necessari alla vita (di un batterio ad esempio, c'e' chi dice 300), e chi oltre a quello cerca di capire come sia nata la vita (non certo con 300 geni gia' belli e sviluppati)
- c'e' chi si preoccupa che questo settore possa svilupparsi senza essere bloccato dai brevetti,  e porta avanti discorsi che provengono da Creative Commons e Open Source (del mondo informatico) e cerca di applicarli alla biologia sintetica
- c'e' chi dice che per studiare i sistemi biologici sintetici sia necessario applicare le stesse teorie dei circuiti (ingegneria elettronica) con tanto di equazioni differenziali da risolvere, e chi invece sta disperatamente cercando una nuova matematica che descriva i network (che vengono fuori anche in biologia, oltre che su Splinder ad esempio, con i cluster di micro-community :-) )

PS: c'e' chi dice che questo blog stia diventando troppo serio; concordo, ma in questo periodo non riesco a scrivere cose meno serie, anche se mi piacerebbe :-)

[aggiornamento] ho appena finito di scaricare questo podcast. Quando trovo il cavo, sincronizzo l'iPod con Banshee (su Ubuntu) e lo ascolto ... di sicuro ci saranno vari spunti interessanti.

iGEM

Sto ascoltando la presentazione su iGEM a Zurigo. Una specie di gara fra team di universita' che si sfidano a creare organismi sintetici. Veramente interessante!

BTW: fino al 2006 non c'erano universita' italiane, ma c'erano team di paesi che consideriamo meno "avanzati".

BTW (2): sono collegato in wireless lan (gratis) in un aula di universita', con banchi dotati di prese LAN e di prese elettriche.

Synthetic Biology 3.0

Da domani sono a Zurigo per la conferenza di Synthetic Biology 3.0. Non ci capisco ancora molto perche' il libro di Cell Biology non sono ancora riuscito a finirlo.

E' andata molto bene

1gnNon avrei mai pensato che potesse andare cosi' bene, veramente. Alla fine poi, quando le cose vanno bene, sembrano semplici e naturali, ma ci abbiamo lavorato parecchio con Michele, Alberto, Selena e Roberto; in effetti e' stato come fare un piccolo start-up durato 3 mesi :-)

Ne hanno parlato alcuni dei partecipanti che hanno un blog: Mario Mariani (Amministratore Delegato Tiscali Italia), Stefano Quintarelli (Fondatore Inet), Alberto D'Ottavi sul suo blog, Luigi Orsi Carbone (Fondatore di Planetwork).

Alberto ha poi seguito l'incontro da embedded journalist, live blogging da Villa Taverna.

Stiamo ricevendo e-mail entusiaste, di persone che c'erano e ora vogliono partecipare al Network. Avremo bisogno di molto aiuto perche' e' un progetto no-profit che portiamo avanti nel nostro tempo libero.

Pare che faro' il moderatore

Logo 1gnIl sito prende forma e gli inviti sono partiti. Il 14 Giugno a Roma ci sara' il primo incontro annuale del First Generation Network. A parte il fatto che gli ospiti non sono di poco conto, sia quelli che parlano che quelli invitati, io (povero me :-) ) moderero' un panel sul ruolo che possono giocare le istituzioni per favorire lo sviluppo della imprenditoria di prima generazione.

Quello che fa piacere e' che i relatori sono in qualche modo tutte persone che hanno avuto successo con le loro forze (mi pare di poter dire)... cosa abbastanza rara in Italia di questi tempi! Infatti la cosa piu' difficile e' stata trovare imprenditori giovani di prima generazione ...  :-(

Convegno

Il 9 Maggio partecipo ad un convegno allo IULM, con tanti professori importanti! Che i blog siano diventati importanti? :-)

Piu' blog a Roma

Venerdi sono invitato a parlare alla conferenza di PiuBlog. Giovedi sera sono a Roma, organizziamo un aperitivo?

D-Day

Mi hanno invitato a partecipare al D-day mercoledi prossimo a Milano. Dovrebbe essere una buona occasione per parlare di come si sta sviluppando la comunicazione con l'arrivo dei blog e in generale dei contenuti dal basso, e cercare di capire come si comporteranno i media tradizionali.

Personal Mkt

L'8 Giugno mi hanno invitato a parlare a questa conferenza a Milano: Blog e Community: il caso Splinder. Accorrete numerosi :-)

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