I lavoratori indipendenti
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Come sarebbe bello trovare anche a Milano un bar con la connessione ad Internet dove poter lavorare e fare anche un po' di vita sociale con persone che lavorano su Internet. Qualche bar a dire il vero c'e', ma alla fine sono soprattutto ritrovi di mamme che hanno accompagnato i figli a scuola e parlano del piu' e del meno (e del parrucchiere), di uomini che prendono rapidamente il caffe' e parlano di calcio o della nuova auto che hanno comprato, etc. etc. :-(
Qualche giorno fa sul mio blog in Inglese scrivevo di un articolo di Bob Cringeley che descrive come stiano cambiando l'istruzione e le universita' in particolare. Il tutto dovuto, come al solito, allo sviluppo esponenziale delle tecnologie.
Ovviamente e' il mondo che cambia, non solo l'istruzione, ma anche il lavoro. Ad esempio in questo articolo dal titolo "Self employed technorati" si parla proprio di come stiano nascendo dei luoghi fisici dedicati all'aggregazione di "lavoratori indipendenti". Queste persone potrebbero lavorare da casa, usando la rete per tenersi in contatto con fornitori, clienti e partners, ma alla fine hanno iniziato a lavorare da bar dotati di connessione ad Internet, tipo Starbucks.
Ora stanno nascendo degli spazi ad hoc, che mettono assieme l'aspetto lavorativo (conoscenza di potenziali partners) con l'aspetto sociale, il tutto in un ambiente molto informale e innovativo.
Credo che fra qualche anno qualche imprenditore italiano decidera' di investire in locali di questo tipo, perche', anche se pochi, iniziano ad esserci un po' di persone che come me lavorano da casa, e su progetti diversi contemporaneamente.
[Update] Paola mi segnala questo articolo dell'Economist. Da leggere :-)