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vision

Quando ci sveglieremo?

In questo studio sulla competitivita' delle nazioni, l'Italia viene fuori molto male. Il mondo cambia velocemente, le tecnologie accellerano questo sviluppo, e noi ci aggrappiamo al passato cercando di mantenere un modello di economia che non regge piu' le sfide del 21 secolo (nel quale siamo entrati 7 anni fa!).

Che cosa si puo' fare? Meno ideologia, piu' apertura al mondo che cambia, cercare di essere meno autoreferenziali e cercare di capire che non serve puntare i piedi per terra e cercare di fermare il mondo ... ma serve iniziare a muoversi nella direzione in cui il mondo sta andando ...

Brain storming

Di Charles Stross ho letto "Accelerando" e mi e' piaciuto molto. Stross e' un autore di Fantascienza di quelli che cercano di capire l'impatto sociale e economico che deriva dal progresso tecnologico.

In questo post sul suo blog, Stross prova ad immaginare il futuro che ci sarebbe sulla base delle tecnologie attualmente disponibili e del loro sviluppo lineare. Ovviamente, come la storia insegna, il futuro porta salti concettuali e tecnologici impossibili da immaginare. Pero', la cosa interessante, e' che, se anche non ce ne fossero, lo stile di vita dei nostri figli e nipoti sara' molto diverso dal nostro su questioni fondamentali come la privacy o la maniera di leggere la storia.

Bellissimo post!

Quando le cose funzionano

Sono stato invitato ad un pranzo con John Hennessy che e' il Presidente di Stanford. A parte la disponibilita' della persona, quello che mi ha colpito e' la competenza. Oltre ad essere stato ricercatore e poi professore, ha anche fondato un'azienda di successo e ne ha finanziate varie come Angel (fra cui Google).

In questo periodo sto leggendo di Microbiologia e Intelligenza Artificiale. Inizio a capirci qualcosa. Gli ho fatto qualche domanda del tipo: "ma secondo te quando esplode la Microbiologia come ha fatto il web", oppure, "a che punto siamo con l'IA, conosci Numenta?" Ovviamente le risposte sono state precise e interessanti.

Forse non c'e' bisogno di essere "magnifico" per fare il Presidente di Stanford, pero' di sicuro serve sapere quello che succede nel campo della tecnologia.

Avere 15 anni oggi

Ho imparato a programmare in assembler, da solo, quando avevo 15 anni, su un Apple IIe. Non avevo nessuno con cui parlare di quello che facevo, e aspettavo di comprare qualche nuova rivista per leggere qualche novita'.

Oggi se hai 15 anni puoi accedere ad Internet e costruirti un tuo robottino, con parti disponibili in qualsiasi negozio di elettronica.

La cosa piu' bella e che poi ne puoi parlare su qualsiasi forum, chattare con persone in qualsiasi parte del mondo, e casomai anche incontrarli. Forse avere 15 anni oggi ti da piu' possibilita', ma come al solito devi saperle sfruttare.

PS: un paio di giorni fa discutevo con una persona della mia eta' che ha creato un'azienda molto di successo in Italia. Lui mi raccontava che tiene traccia degli over 60 che, in Italia, hanno cariche manageriali, politiche, etc. Abbiamo convenuto che noi stessi (40 anni oggi) siamo vecchi per come sta cambiando il mondo, e che dovremmo fare da tutor per ragazzini che si stanno inventando i loro business. Peccato che invece di ascoltare i ragazzini stiamo ad ascoltare gli ultra 60enni che ci spiegano come vogliono mandare avanti questo paese ... grande Italia!

Piattaforme proprietarie

In questi giorni ho completato il passaggio a Linux sul desktop. Ho installato la nuova versione appena uscita, e cancellato completamente Windows XP dall'HD.

L'unico problema rimasto da risolvere e' l'accoppiata iTunes/iPod. Apple non supporta Linux, e cerca in tutti i modi di lockare gli utenti nella loro soluzione proprietaria di distribuzione della musica. Il problema di questo approccio e' duplice:
- limitano le possibilita' degli utenti
- limitano l'innovazione in questo campo

Quello che trovo piu' assurdo pero' e' che istituzioni come la Stanford University e altre universita', abbiano abboccato alla proposta Apple, e implementato la distribuzione di Podcast utilizzando iTunes, con il risultato che chi non ha iTunes, non riesce a scaricare i Podcast.

Almeno allo MIT non hanno abboccato, e quindi si riescono a scaricare i corsi in Podcast.

Quello che sta succedendo con iTunes e' lo stesso di quello che e' successo prima con Windows, e poi con Office della MS e i formati proprietari dei documenti. Sembra incredibile, ma ancora qualcuno ci casca.

Ovviamente l'old media non sta a guardare ...

... e cerca in tutti i modi di bloccare lo sviluppo di Internet.

Internet permette a chiunque di mandare in streaming trasmissioni televisive in tutto il mondo? Bene, blocchiamole; e' quello che chiedono gli old media in Canada.

Ci siamo sbagliati a offrire Internet come un "all you can eat", cioe' paghi 30 Eu/mese (o meno) per qualsiasi cosa tu faccia? Bene, cambiamo la Net Neutrality, e fatturiamo in maniera diversa servizi diversi.

Insomma, la battaglia e' appena iniziata, fra chi vuole che Internet continui ad essere un media aperto a tutti, e chi vorrebbe regolamentarlo; perche' mentre a fine anni 90 l'Internet era una promessa, gli investitori ci hanno perso un sacco di soldi, e alla fine l'old media si e' consolata dicendo che nessuno avrebbe potuto scalfire le loro posizioni, oggi invece l'erosione e' inziata e proseguira' a valanga.

10 miti sfatati

Wake up traditional media, or disappear.

Non c'e' molto da commentare in questi "10 miti sfatati". E' la razionalizzazione di quello che penso da parecchio, che molti giornalisti pensano, e non hanno voglia di ammettere (in pubblico) ...

Impressioni

Web ChatAlla fine la Web Chat Capturing Creativity, promossa dall'Ambasciata Americana, e' andata bene; ora il video e' online per chi avesse voglia di vederlo.

Sono rimasto sorpreso favorevolmente dal fatto che non si sia commentato l'evento con un taglio politico, e che se ne sia parlato bene un po' dovunque (qui, qui e qui). Credo che in Italia, almeno qualcuno, abbia voglia di fare innovazione e impresa in maniera nuova ed e' per questo motivo che con Michele stiamo pensando ad un Network di persone che possano facilitarne lo sviluppo (ne parla Alberto sul suo blog).

In serata, perfino il Tg2 delle 20:30 ha mandato in onda un servizio di 3 minuti (come terza notizia); nel servizio si parlava di me e Michele come gli imprenditori di nuova generazione in Italia. Pochi minuti dopo un po' di amici che non sentivo da tempo mi hanno mandato SMS o chiamato per farmi i complimenti perche' ora sono diventato una persona importante, il che mi fa sorridere e mi fa pensare:
- mi fa sorridere perche' io sono la stessa persona di prima (conscio dei miei limiti e delle mie possibilita') e per nulla cambiato da un servizio sul TG2 in prima serata (se fosse stato il TG5 o TG6 sarebbe stato lo stesso)
- mi fa pensare perche' non avevo idea di quante persone guardino ancora la televisione (sono almeno 3 anni che non la guardo grazie o per colpa di Internet); oltre ad essere guardata la televisione rappresenta ancora lo strumento che da la "benedizione", che ti da la laurea di imprenditore :-(

Detto questo, sto cercando qualcuno che abbia registrato il servizio, perche' vorrei metterlo online. Anche io sono ancora un po' legato a questo strumento mediatico del ventesimo secolo, se non fosse altro che 30 anni nel secolo passato li ho vissuti anche io :-)

Arriva la plastica digitale

Anche queste nuove tecnologie provocheranno profondi cambiamenti in vari settori, a partire da quello della comunicazione. Fogli di plastica flessibili che visualizzano informazioni e consumano energia solo per cambiare visualizzazione (non come per gli LCD dei portatili che usano sempre energia) e che quindi hanno bisogno di SOLO una ricarica ogni parecchi giorni. Nel 2001 avevo conosciuto uno dei fondatori di E-ink, ora in Europa sono nate Plastic Logic e Polymer Vision.

Non si tratta di e-book che non hanno avuto successo perche' si leggevano male, avevano un'autonomia di poche ore e non si capiva come usarli ...

I gadget sviluppati su questa nuova tecnologia saranno i primi ad entrare in competizione con l'attuale tecnologia basata sulla carta e il disboscamento della foresta amazzonica ;-)

Signs of the times

Quando ...

- il piu' antico giornale passa sul web ed elimina la versione cartacea
- uno che pubblicava riviste si rende conto del perche' le riviste finiranno

... allora l'onda di piena sta proprio arrivando e porta con se un'esplosione di nuova creativita' sul WEB (come sta gia' succedendo) e un grande problema per il settore esistente della comunicazione che fa fatica a cambiare.

Altro piccolo grande cambiamento

Tutti pensano alla struttura economica come un qualcosa di immutabile, basato sulla media e grande azienda, fra le altre cose. Quello che Internet sta creando invece, e' la possibilita' per i singoli di essere azienda, o meglio la possibilita' per i singoli di essere parte del sistema economico, senza bisogno di entrare a far parte di un'azienda.

Nuove interfacce

I PC diventano piu' potenti e possono supportare interfacce piu' vicine a quelle "umane". Questo e' un esempio veramente ben pensato ...

Ci sono ancora dubbi?

Perfino i produttori di automobili stanno spostando i loro budget pubblicitari sul WEB, e risparmiano facendo cosi' perche' i costi sul WEB sono minori. Peccato per i Time Inc. e gli altri che vedono ridursi i ricavi pubblicitari e la circolazione delle loro riviste. Un esempio? Sports Illustrated nel 1995 faceva 130,000 copie, ora e' calato di piu' del 26%.

In Italia c'e' ancora chi investe sulla carta stampata. Che bel fegato ci vuole a NON investire sul WEB! ;-)

Le rivoluzioni in corso

Quello che sta succedendo nel mondo della comunicazione e' un bell'anticipo delle rivoluzioni che si preparano in altri settori, come l'istruzione, ad esempio.

Internet permette a chiunque di diventare insegnante, cosi' come permette a chiunque di imparare quello che vuole. Ho fatto un giro su wikipedia qualche giorno fa per rinfrescare un po' l'analisi matematica e mi sono reso conto che quasi quasi e' possibile usare quello come libro di testo.

Oggi leggo che c'e' un professore in Florida che si inventa le sue lezioni di scienza e le mette a disposizione di chiunque nel mondo. Questo legato ai PC di 100 dollari che stanno per essere distribuiti in alcuni paesi in via di sviluppo, la dice molto su quello che sta succedendo.

Come al solito si dovra' ripensare al modello di insegnamento, basato sulle scuole, le universita', i libri di testo etc. Un modello che andava bene prima di Internet, del WEB e di strumenti come il PC a bassisimo costo.

Se devo pensare al futuro, vedo sempre meno importante la figura del professore di universita' che "cerca" di fare ricerca, esami, scrivere libri di testo e fare politica universitaria allo stesso tempo (ovviamente facendo tutto male); gli studenti poi avranno davanti delle vere scelte, potranno ascoltare le lezione di vere star dell'istruzione, e a quel punto si chiederanno se i propri professori sono veramente all'altezza. Insomma anche in questo campo ne vedremo delle belle e ci sara' da innovare tanto.

Libri gratis

Sta succedendo. libri distribuiti sotto Creative Commons. E non sono libri qualsiasi. Sono libri che si vendono nel formato fisico, e che gli autori hanno deciso di rilasciare gratis in CC. Pare che aumenti le vendite, invece di cannibalizzarle (lo afferma il papa' della CC).

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