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economia

Video del 1GN Summit

Sono finalmente disponibili le interviste video realizzate durante il 1GN Summit svoltosi a Villa Taverna, residenza dell'Ambasciatore Ronald Spogli. Le interviste, cosi' come i video degli interventi del convegno, sono materiale molto interessante per tutti quelli che si occupano di imprenditoria.

E' passato meno di un anno, e nel nostro tempo libero siamo riusciti a dare il senso che c'e' un altro modo di fare imprenditoria in Italia. Non siamo tutti perfetti ovviamente ... ma un po' "diversi" si :-)

Ora vorrei ancora di piu' concentrarmi su quello che sto "studiando". Quindi dobbiamo trovare una maniera per fare evolvere 1GN da network basato sul volontariato, a qualcosa di un po' piu' strutturato, altrimenti rischiamo di dare l'impressione di essere disorganizzati a tutti quelli che entrano in contatto con noi ... e non e' proprio il messaggio nuovo che vogliamo passare.

Democrazia economica e nuove tecnologie

Oggi ho preso il caffe' con una persona che e' attiva nell'imprenditoria.

Ad un certo punto, siccome avevo la sensazione di non riuscire a passare il messaggio su un certo argomento, gli ho voluto spiegare perche' ho sempre investito e continuo ad investire il mio tempo a cercare di capire qualcosa di tecnologie avanzate.

In Italia sopratutto, ma questo vale (in misura minore) anche nel resto del mondo sviluppato, i piccoli  (e i giovani bravi in particolare) hanno la possibilita' di innovare in settori tecnologicamente avanzati perche' solo loro capiscono bene la tecnologia. In questi casi i giovani non devono chiedere permessi al burocrate di turno, non devono competere con il figlio del ricco o del politico di turno (o del ricco-politico) e non hanno bisogno di enormi capitali per avere successo. Quello che conta in alcuni settori molto avanzati sono le idee e la comprensione prima degli altri di quali nuovi prodotti o servizi sviluppare. In quest'ottica, questi settori sono economicamente democratici, perche' sono al di fuori dei circuiti economici tradizionali, che in Italia sono molto lontani dall'essere democratici.

Al contrario, penso a cosa significhi sviluppare in Italia un business legato al territorio, come ad esempio lo sono alcuni business legati alle fonti energetiche rinnovabili. La quantita' di dazi, permessi, aiuti, prestiti etc. che vanno richiesti a burocrati, i quali burocrati non hanno nessun interesse a far funzionare le cose. Alla fine il tuo tempo lo passi a gestire la burocrazia, e il business vero e proprio passa in secondo piano.

Ora che Internet sta diventando pervasivo, la tentazione della politica e del vecchio che avanza, e' quella di regolamentare tutto, adducendo le piu' svariate ragioni, dalla difesa dei giovani, a quella della privacy, a quella del copyright. Tutte ragioni nobili, ma che mascherano la volonta' di controllare quello che e' nato dal basso ed e' sfuggito di mano ed ora va imbrigliato perche' tutto ritorni come prima ... cosi' che per aprire un business su Internet si debba chiedere il permesso ai burocrati o politici di turno.

Come spiegare il cambiamento

Ieri ero ad una tavola rotonda organizzata dalla Confindustria di Modena dal tema: Correre verso il futuro.

C'erano fra gli altri: Ronald Spogli, Ambasciatore degli Stati Uniti, Mario Polegato, Fondatore di Geox e Stefano Venturi, Amministratore Delegato di Cisco; grazie al Dott. Fini e al Dott. Tangerini per l'organizzazione.

Nel mio piccolo, ho cercato di spiegare che l'evoluzione esponenziale delle tecnologie sta cambiando completamente il mondo, facendo esempi che vanno dalla legge di Moore per i processori alla discesa esponenziale del costo di sequenziamento del genoma; e il cambiamento influenza tutti i settori dell'economia e della societa'.

Oggi seguendo questo link segnalato da Paola, sono arrivato al video piu' in basso, che e' di un anno fa e contiene alcune inesattezze (tipo il successo che non c'e' stato del OLPC); per il resto e' un video illuminante che fa capire quanto sia veloce il cambiamento.

Tutto questo per dire che, negli ultimi 20 anni, alcuni settori vitali dell'economia e della societa' italiana sono stati fermi, mentre la velocita' di cambiamento nel mondo accelera; e questo e' un problema per tutti noi se non ci sbrighiamo a cambiare.

ll tipping point del web 2.0

In queste ultime settimane si sono susseguite voci di segnali di debolezza su Google. Il titolo ha perso molto dal suo picco, e continua a scendere, non solo perche' molti danno l'economia americana in recessione, ma per problemi "strutturali" legati al business model di Google.

I problemi dei quali si parla sono dovuti al principale driver del fatturato di Google, la pubblicita' online, che oltre ad aver fatta ricca Google, ha anche lanciato il Web 2.0. L'idea dei tanti progetti nati in questi ultimi anni sulla scia del successo di Myspace, poi YouTube, e ora FaceBook era ed e' quella di attirare quanti piu' utenti possibile per poi monetizzare con la vendita di pubblicita' tramite Google.

Pare pero' che l'efficacia delle pubblicita' Google sia molto minore di quello che si pensava, perche' pare che una grande fetta dei click sia generata da pochi utenti, che fra l'altro sono anche "piu' poveri" della media degli utenti internet. Non meraviglia allora leggere articoli come questo del WSJ che dice che gli insider stanno vendendo azioni.

Se il trend si conferma, non e' solo il titolo Google a scendere, ma anche tutto il concetto alla base del Web 2.0. Insomma si preparano tempi duri per le start-up "me-too", cioe' quelle che copiano modelli gia' lanciati da altre start-up, modificandoli leggermente e sperando che qualcuno le compri.

Detto questo, lo sviluppo di internet non si ferma; anche se ci sara' una minore quantita' di start-up Web 2.0 create, il bisogno che hanno le aziende tradizionali di utilizzare Internet non diminuisce ma aumenta.

Come cambia il mondo ...

... in soli 3 anni.

Business Week ha aggiornato un articolo scritto 3 anni fa, nel quale si parlava di come il social media avrebbe cambiato il mondo.

Ora quel futuro, che sembrava lontano, e' arrivato e si e' rivelato molto piu' avanti di ogni immaginazione - grazie alla crescita esponenziale delle tecnologie e alla abitudine tutta umana che abbiamo a prevedere il futuro in maniera lineare (quando riusciamo a guardare oltre il nostro naso a "bocce in movimento).

Chissa' se fra qualche anno gli articoli non saranno del tipo: "How Bio-AI will shape your business" ;-)

Futuro e presente della comunicazione

Le societa' telefoniche sono le stesse che vorrebbero la fine della Net Neutrality, in maniera da applicare queste belle tecniche di differenziazione di prezzo anche all'Internet.

Questo articolo su quanto ci costano gli SMS  vale per l'America, ma non credo sia  troppo diverso qui in Europa. Ad esempio, costo per trasferire 2560 canzoni (e' una stima ovviamente):
- tramite ISP: $1
- tramite SMS : $15,339,212.80

Io mi chiedo chi difendera' l'Internet nel parlamento italiano dai prossimi attacchi delle varie lobby? E ce ne sono parecchie, eccone solo alcune:
- politici - liberta' di parola e informazione alternativa
- compagnie telefoniche  - Net Neutrality
- media tradizionali - erosione dei guadagni su carta stampata e presto TV
- editori - erosione dei guadagni sui libri (che sta per arrivare)
- case discografiche - erosione dei guadagni (gia' arrivata)
- etc. etc ..

Come si scrive un articolo ...

... si parte dagli esempi specifici fino ad arrivare a cercare di definire un trend, senza cortine fumogene, ideologie mascherate o sensazionalismi che non fanno capire nulla al lettore (dei giornali italiani). Se vuoi capirne di piu' di quello che sta succedendo all'economia globale, questo e' un buon punto di partenza.

Le conclusioni dell'articolo sono le solite che si traggono quando ci sono le crisi: piu' regolamentazione dei mercati; negli ultimi anni il pendolo si e' spostato troppo dalla parte della de-regolamentazione, e ora a gran voce si chiedono un po' di regole per evitare che in futuro ci siano altre crisi.

In Italia avremmo bisogno di tanta de-regolamentazione invece, accompagnata da svecchiamento della classe dirigente e politica. Ovviamente siamo in controtendenza, essendo rimasti indietro 20 anni ...

Panel a Udine

Il 14 Febbraio saro' ad un panel ad Udine dal titolo Partnership for growth: Italia-USA.

Al panel e' invitato anche Roberto Siagri il quale ho scoperto si interessa (anche lui) ai temi della singolarita'. Questa volta il tema del panel e' piu' economico: parleremo di come sviluppare un'azienda che abbia rapporti con gli USA.

Intervista

Domani (mercoledi' 16) alle 15:00, intervisto Fabrizio Capobianco. L'intervista puo' essere seguita sul web qui.

Quando ho conosciuto Fabrizio qualche mese fa, mi ha raccontato di quando ha creato la sua prima azienda in Italia, e quando poi ha deciso di creare la seconda in Silicon Valley. Sara' interessante ascoltare domani altri suoi racconti.

Giornata di televisione in America

Ieri ho guardato un po' di televisione, perche' il tempo era brutto e non era il caso di uscire di casa. Ho visto i dibattiti dei democratici e dei repubblicani nel New Hampshire e cercato di capire come i media stanno coprendo le elezioni presidenziali negli USA.

Lato democratico, Obama sembra essere decollato e Hillary non sa piu' come fermarlo. Oramai e' un'onda che travolge tutti, ed e' incredibile come in uno stato bianco e conservatore come l'Iowa, Obama sia riuscito a battare Hillary e ora e' anche in vantaggio in un altro stato a maggioranza bianca come il New Hampshire. Quando ascolti Obama capisci perche' vince: sembra parlare con il cuore, non attacca mai l'avversario, guarda al futuro, cerca di unire l'America con un messaggio di rinnovamento e di speranza.

Hillary invece punta a screditare Obama, facendolo passare come non preparato ad essere presidente, mentre lei ha gia' dimostrato sul campo di poterlo essere dal primo giorno. Dal punto di vista delle idee, tutti i candidati democratici sono d'accordo ad estendere il welfare, ritirare le truppe dall'Iraq, alzare le tasse ai ricchi, e ricostruire la classe media che ha sofferto in questi anni. Obama in piu' parla di ridurre il potere delle lobby a Washington, Hillary un po' meno, perche' un po' di soldi li riceve anche dalle lobby.

Una delle domande piu' interessanti, che fa capire lo stato d'animo dell'America, e' come si comporterebbe il nuovo presidente quando una citta' Americana sara' attaccata da terroristi con una bomba atomica, una di quelle che si trasportano in una valigetta; la domanda non e' "se", ma "quando"!

Lato repubblicano, la situazione e' meno chiara, i candidati non si sopportano, e il dibattito che ne risulta e' molto piu' acceso. Tranne Ron Paul, sono tutti d'accordo a rimanere in Iraq, tutti difendono l'operato di Bush, perche' l'America e' attaccata dai Jidaisti ed ha il diritto di difendersi anche attaccando per prima (come in Iraq). L'America deve rimanere la nazione piu' forte al mondo e per questo deve aumentare il numero dei soldati. Tutti i candidati repubblicani sono per ridurre le tasse, ridurre lo stato federale al minimo, e combattere l'inflazione.

Ron Paul e' l'unico che dice che e' assurdo spendere piu' di mille miliardi in Iraq mentre la situazione economica del paese peggiora, anche per l'esplosione della bolla del mercato immobiliare, che lui aveva previsto nel 2002. Dice che la FED e' fuori dal controllo dei cittadini, che decide di inondare di denaro il mercato senza controllo, e che e' questo che genera l'inflazione.

Ron Paul e' una voce stonata all'interno del dibattito repubblicano, ma ha ottenuto comunque il 10 percento in Iowa.  Pero' la FOX non lo ha invitato ad un dibattito per il New Hampshire, scatenando la protesta dello stesso partito repubblicano (e dei sostenitori di Ron Paul); gli altri candidati repubblicani pero' il dibattito lo hanno fatto comunque. Fortuna che CNN abbia trasmesso un altro dibattito, al quale partecipava anche Ron Paul (quello che ho visto io).

Pare assurdo, ma un network televisivo puo' decidere di non invitare un candidato alla presidenza. Di FOX non si parla un gran bene, basta fare un giro sui blog per vedere che il network e' accusato di manipolare l'informazione. Questo del controllo dei media da parte delle corporation e' un problema non solo italiano. Fortuna che c'e' l'Internet per tenere traccia di tutto.

Il post sta diventando troppo lungo, ma sarebbe bello parlare di che cosa si scatenera' invece quando si inizia sul serio e lo scontro sara' fra il democratico e il repubblicano. Sono pronti i migliori guru dei media (molti anche  esperti nella disinformazione); stanno scaldando i motori per trovare il modo di screditare l'avversario.

E intanto, per la prima volta da 100 anni, il tenore di vita in Gran Bretagna ha superato quello dell'America. Non e' un caso che gli americani vogliano il cambiamento.

San Francisco

sf_weatherQui a San Francisco non la smette di piovere. La pioggia ha anche interrotto l'erogazione di corrente in qualche zona.

Quando mi capita di avere tempo, come oggi, vengo qui al Thinkers Corner Cafe a Potrero Hill, e ho tutto quello che serve: free WIFI, atmosfera molto alternativa, buon breakfast e buona musica.

Questa Estate l'atmosfera era un po' diversa qui a San Francisco. Il mio amico che lavora nell'immobiliare era ancora molto "bullish" sull'economia e comprava ancora case. Non sapeva che avevamo gia' superato il picco, e i prezzi iniziavano a scendere. Ieri, a cena, mi ha tirato fuori la parola recessione, e detta da qualcuno che deve essere ottimista per natura, visto il lavoro che fa, la cosa mi ha fatto un certo effetto.

Ho visto il discorso di Obama che ha dato dopo aver vinto le primarie dell'Iowa. Una delle commentatrici televise ha detto: "La sua vittoria rappresenta il momento in cui e' chiaro il passaggio generazionale" (Obama in Italia potrebbe fare il portaborse, perche' e' ancora giovanotto ed inesperto :-) ).

E' bello vedere come si sviluppa la campagna elettorale in America. I candidati parlano di problemi specifici della gente e si capisce quali sono le loro priorita' e cosa vorrebbero fare se fossero eletti. Per carita', anche l'America ha i suoi problemi da risolvere, e non sono pochi, dopo lo scoppio della crisi del mercato immobiliare, la recessione in atto e una disastrosa campagna in Iraq, pero' almeno nei discorsi di (alcuni) politici si parla di possibili soluzioni.

Sto ancora ridendo, per non piangere ...

Il blog di Beppe Grillo lo leggo ogni tanto. La maggior parte delle volte condivido quello che scrive, anche se alcune volte, su alcuni suoi punti di vista sull'economia, non sono molto d'accordo.

Pero' oggi questo suo post mi ha fatto morire dal ridere, perche' descrive esattamente la situazione italiana, una nazione nella quale i giovani hanno scelto il disimpegno come stile di vita, e i nonni per rigraziare gli hanno regalato il precariato - che per carita' e' necessario e farebbe bene anche ai giovani, se fosse accompagnato da una liberalizzazione completa dell'economia, altrimenti cosi' gli unici precari italiani sono i giovani (oltre ai clandestini extra-comunitari).

I nonni invece comandano, bacchettano i nipoti (definendoli bamboccioni) e programmano il futuro per loro ...

Qualcosa si muove

Sono arrivati una cinquantina di Business Plan dei quali parecchi di qualita' elevata.

Non e' affatto male per un progetto portato avanti in maniera no-profit, nel tempo libero di Marco, Luigi e degli altri. Intanto durante le vacanze di Natale le persone coinvolte dovranno analizzare i Business Plan, poi alcuni imprenditori di 1GN faranno da Mentor ai vincitori per metterli nelle migliori condizioni possibili per presentare i loro Business Plan agli investitori di Silicon Valley.

In un'Italia dove si buttano milioni di euro per non far nulla, con 1GN e gli altri progetti come MDB vogliamo dimostrare che le idee e la qualita' fanno la differenza, senza chiedere un soldo allo stato, anzi mettendoci i nostri soldi e il nostro tempo. Quando le persone sono valide i risultati si vedono.

Il 10 Gennaio saro' anche io in Silicon Valley quando faranno l'annuncio dei vincitori; sono molto curioso!

Mentre noi ...

... discutiamo per decidere se la ricerca applicata sia di destra, dando per scontato che quella pura e' di sinistra, in America discutono delle opportunita' e dei problemi che un maggiore coinvolgimento delle aziende con le universita' porta al sistema.

Come al solito, in Italia, discutiamo su problematiche vecchie di 20 anni (come minimo), tanto discutere non costa nulla, tranne il rimanere 20 anni indietro ...

Intervista a Roma

Marina Bellini mi ha intervistato al salone del libro a Roma. L'intervista e' online qui.

Alla conferenza ho ascoltato "giovani" politici parlare di internet e di blog. Giovani politici che sono frustrati dalla mancanza di ricambio generazionale in Italia, anche in politica. Ho sentito uno di destra dire ad uno di sinistra (o il contrario): "il tuo capoccia e' li da 20 anni e nessuno lo smuove, il mio idem!"

Insomma, in questa Italia bloccata in tutti i campi, dove solo i giovanissimi devono confrontarsi con il precariato (che non porta benefici ai giovani se non e' accompagnato da una vera liberalizzazione di tutta l'economia), fa ridere sentire i giovani politici che si lamentano come la gente comune :-)

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